Il pensiero di lui le faceva compagnia quando camminava per le strade sconosciute del paese. Con il suo volto inciso negli occhi, accarezzava i muri dei vicoli antichi del borgo, seguendo sghembe traiettorie di percorso. Odori e rumori, inebrianti attivatori dei suoi ricordi, si rincorrevano in un vortice incandescente : un ricciolo di fumo, il motore di un furgone, il calpestio incerto delle foglie secche, il colore spento del sole, il sapore dolce del mosto pigiato...
L'aria di dicembre le faceva sempre uno strano effetto. Si stringeva nelle spalle quel pensiero segreto, se lo portava a spasso tra l'indifferenza beata della gente, tra i colori delle strade affollate di vite umane, così meschinamente umane, che non erano la sua, così dannatamente e perdutamente sua!
A.P.
Continuo a publicare con il suo consenso i pensieri della mia amica A.P.
Lei vuole essere chiamata cosi...questo è molto bello e mi ricorda qualcosa...ha delle similitudini con qualcosa per me molto caro...a volte ci si ritrova in pensieri non nostri che senza conoscerci esprimono sprazzi di vita vissuta...buona lettura e GRZ....A.P.
FRANCA VELLA 4/07/2015
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