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mercoledì 25 febbraio 2015

RIFLETTENDO DI FRANCA VELLA

Pensavo come sarebbe bello lavorare serenamente...affrontando di volta in volta i problemi.....senza ansia e soprattutto senza spirito di competizione...invece devi fare i conti con uno stress che non ti appartiene e con la voglia di primeggiare di chi ti cammina a fianco....cosi le responsabilità pesano di più e quello che tu fai senza sforzo diventa una sfida continua e senza fine....Poi quando ti ritrovi per puro caso a gestire...qualcosa che non ti appartiene oltre alla responsabilità ti senti anche in colpa...come se togli qualcosa a qualcuno...tu dai l'anima perché le cose funzionino e devi sentire...io faccio...io sono....sempre un io...mai un noi facciamo...noi siamo....e ti senti inutile...come chi si trova nel posto sbagliato....A me anche se può sembrare assurdo piace il mio lavoro....lo faccio serenamente e con coscienza....anche se a volte diventa difficile non per le difficoltà ma per tutto quello che gravità attorno....IL lavoro non è una competizione per chi arriva primo...è una necessità di vita e oggi riuscire a lavorare è una fortuna...Forse chi al posto sicuro non si ricorda le difficoltà di essere precario e a rischio....Io ho fatto entrambe le esperienze e dico che tutti abbiamo il sacro santo diritto di lavorare sereni...di sentirci tutelati....di avere tanti doveri...ma anche di avere il diritto al rispetto reciproco e a quella solidarietà che renderebbe i rapporti più vivibili....Si lavora tutti per il pane...e il pane è fatica e sacrificio.BUONA VITA FRANCA VELLA 25/02/2015

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