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martedì 11 dicembre 2012
LA NOTTE DI NATALE DI ELISA BARONE
LA NOTTE DI NATALE
di Elisa Barone
Io racconto ai bambini questa storia
perché lui era un bimbo come loro:
aveva belli gli occhi e i ricci d’oro,
o forse neri, non contano i colori.
Era tersa la notte in cui era nato,
le stelle, dopo che era nevicato,
regalavano luce a quei pastori
che andavano alla grotta a tarda ora.
Il gelo non sentivano col vello,
andare dal bambino era assai bello
e andavano tutti gli animali
e il lupo quieto più non ululava.
E c’era quella donna accanto a lui,
sublime, bella, dolce creatura.
Lei aveva un amore così grande
che lo scaldava come fa una fiamma
con le carezze dolci della mamma.
Sapevano i pastori che il bambino
nasceva per salvare tutti quanti
attraverso parole di perdono,
di pace, di salvezza e tanto amore.
Ma quella grande gioia della signora
era turbata già da un gran timore
per tutto il male che colpisce i buoni
e infierisce sulle anime più belle,
con odio grande per il bambinello.
Cantavano i pastori tutti insieme,
suonavano zampogne e cornamuse,
la musica aleggiava dentro l’aria
di quella notte, la notte di Natale.
ELISA BARONE
(FRANCA VELLA)11/12/2012
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