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mercoledì 5 marzo 2014

Magma e sangue, terza parte DI SERGIO MORETTI Sito Web http://oroseriosergio.myblog.it/

mar 5, 2014 Sito Web http://oroseriosergio.myblog.it/ Magma e sangue, terza parte Angelo si sente di ferro con il suo lui, lì, mano nella mano; senza pudore nel viottolo del parco che rasenta il lago. Inaudite sensazioni gli scaturiscono nel petto, lo colpisce la premura del suo compagno, ed ogni residuo di passato gli scivola alle spalle. Spegne il cellulare. «Non aspetto chiamate.» Bruno annuisce, comprensivo. L’uomo aggiunge: «Aiutami a dimenticare il passato.», incurante di tutto lo tira con sé sul prato. Sulla riva un’ anatra disturbata baccaglia verso di loro. Angelo si china, raccoglie una margherita e la dona a lui che ringrazia e resta serio, forse troppo: sfoglia, ci ripensa, pone nel taschino della sua giacca il fiore menomato. «Dimenticare il passato è parlarne.», dice. Soffre visibilmente. «Sei sensibile e dolce.», gli risponde Angelo. Siedono sulla panchina, «Cominciamo da Carmen?», gli fa; rincara al volo «sfogati dai.». «Sai? Lei è una ragazza timida, introversa.» Angelo tira un sasso nell’acqua del lago mentre parla, osserva i cerchi diradarsi dal centro, «Ha sofferto molto, quei due l’hanno massacrata…». Il giovane non si convince. Ciò che traspare dai suoi occhi è tristezza, delusione, amore; quel tipo di amore che esce dai canoni. «Non si è mai prostituita, credimi.», insiste con certezza l’uomo, «L’hanno costretta, a farlo in gruppo.» «Non dire cazzate dai! Erano orge, anzi gang bang!», è preciso, «Hanno riferito che ci prendeva bei soldi.» «Lei mi ha giurato che non è così.», esclama Angelo, «Quei due la costringevano, la ricattavano,» si scalda «stava a pezzi quando la conobbi, li aveva denunciati senza ottenere altro che il suo stesso sputtanamento.» La curiosità di Bruno è palpabile: «Tu l’ami?», chiede. La risposta non arriva; «Dimmi la verità!», si rabbuia, «L’ami ancora?» «Non lo so.», risponde incerto, «Non credo, no, no! Però vorrei essere sincero senza il rischio di essere frainteso.», parla di getto. «Confessati a me.» parole di troppo: l’uomo è a disagio, non è fatto per i sentimenti. «Fammi conoscere la tua anima… mi farò forza.», piagnucola Bruno. Due ragazze, passando di là, trattengono a forza il sorriso, si lanciano occhiate; i due, in piena discussione, non s’accorgono del pubblico. «Lo vuoi sapere davvero?», gli fa Angelo. «Non è una ragazzina, è una donna, ce l’hai presente una donna autentica?» , è sfacciato. Lo sguardo severo del ragazzo è pieno d’odio. Alla vista delle giovani si trattiene dal continuare; quelle sbarrano gli occhi scandalizzate, ma lui resiste ben poco, «Ha talento!», insiste ferendolo, «Sa far impazzire un uomo, senza remore!» «Ci andresti ancora allora!», angoscia esagerata nella voce stridula. Quelle s’attardano, si voltano a turno verso i due uomini; l’atteggiamento tipico di lui fa placare Angelo, s’accerta se stiano ancora dando spettacolo. «Vuoi che sia sincero?», gli chiede. «Si!», risponde Bruno, e a sua volta chiede: «E tu, mi vuoi bene?» Lui gli stringe la mano, «Si certo, tanto tanto.» “È un proprio un bambino”, pensa Angelo e si stiracchia. «Non la rivedrò,», gli dice, «e non certo per mia decisione.» Il suo amante è deluso. Si sforza d’essere comprensivo: «Sono disposto a costruire un rapporto diverso con te, l’importante è che tu sia sincero.» L’uomo afferra la mano del ragazzo stringendola volutamente, lo tira in piedi con forza: «A me piace godere dei piaceri della vita,», fa sfrontato. «senza limiti.» «Verresti a vivere da me?», si sente chiedere. Non risponde più, è stanco di parlare, cammina. Il suo passo è forte e veloce, si fa fatica a stargli dietro. SERGIO MORETTI

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